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[Politica... forse] Travaglio e i lettori del Fatto

Salve a tutt@! Sono un po' assente, e continuerò ad esserlo, ma conoscendo i miei lettori: non vi frega un cazzo, sbaglio? :D

Questa volta vorrei parlare di un argomento politico, anzi, partire da una faccenda politica per arrivare ad un considerazioni generali. In questo modo, mi accingerò - eh sticazzi che parolone - a elevare l'accaduto a ranghi più astratti, per poi applicarlo a qualunque sfera.

(Bene dopo questa intro dovrei essermi cavato dalle palle chi non vuole riflettere =)

Dicevamo, Travaglio e i lettori del fatto.

In settimana sono stato impegnato con faccende personali, e molte di queste mi obbligavano a leggere giornali e blog di gente importante - mica Nella Tana del Coniglio -. Fu così che, costretto a uscire dal mio limbo mentale, incontrai un post (Caro Roberto datti una spettinata) in cui Travaglio criticava Saviano e il suo programma: Vieni via con me . Ma per capire tutto dovrò spiegare in modo sintetico gli antefatti.

Antefatti

La prima puntata di Vieni Via con Me ha avuto un successo inaspettato, comportando altrettante critiche - in giro ho letto perfino chi criticava Benigni perché "poco carico" -. Ora, non voglio riassumerla tutta, ma mi concentrerò sul pezzo che riguarda Saviano e la Macchina del Fango. Per chi non l'avesse visto - lo straconsiglio - ecco il link del video: La Macchina del Fango. A continuazione ne farò un riassunto. (se avete visto il video passate a "la critica di Travaglio")

Praticamente, Saviano ha delineato quel che accadeva quando Giovanni Falcone era ancora vivo: come l'oppinione pubblica lo criticasse e come dopo morto tutti gli diedero ragione. Definisce questa critica costante "La Macchina del Fango". Spiega successivamente che essa coinvolgeva tanti fattori e persone diverse. Ad esempio, ha spiegato che quando alla mafia non è piaciuto quel che stava facendo Falcone - una "rivoluzione culturale" contro la malavita - questa non ha agito subito, ma ha lasciato che lo facesse quel "organismo", la macchina, attraverso l'oppinione pubblica.

Tra questi esempi di macchina del fango Saviano cita un video, in cui al Maurizio Costanzo Show, qualcuno recriminava a Falcone la sua partecipazione, seppur marginale, nel governo Andreotti. Questo qualcuno era l’avvocato Alfredo Galasso. Una persona che ai tempi era, anche lui, dalla parte di Falcone e partecipe delle faccende anti-mafia.

Fatto sta che dopo aver visto il video, la visione generale suggerisce allo spettatore che perfino Alfredo Galasso fosse parte della Macchina del Fango. Ed anche se Saviano ha ribadito che Galasso era una persona per bene - perbenissimo ha detto - egli lo coinvolge indirettamente nella Macchina, facendo diventare le parole dell'avocato un esempio dell'oppinione pubblica di quel tempo.

La Critica di Travaglio

La principale critica di Travaglio a Saviano è propio questa: hai sbagliato a coinvolgere Galasso nella Macchina del Fango. Ma rivolge anche forti parole verso il programma Via con Me: Eccessi di retorica, conformismo di sinistra che pettina tutti uguali, non parlate di cose attuali come il caso dell'Utri, ecc. In sostanza: se volete cambiare le cose questo è il modo sbagliato. (e per modo intende la maniera in cui fanno leva sul fattore emotivo)

Cosa ne penso

Dopo aver letto attentamente il pezzo di Travaglio, io credo che in gran parte abbia ragione. Trovo l'articolo come una critica, e le critiche non fanno che bene se coloro che le ricevono sanno coglierle e trarne qualcosa di positivo.

Dopotutto non ha mica mandato al rogo il programma per intero, e benché Benigni mi sia piaciuto e in generale il giudizio personale sia positivo, certi eccessi di retorica se li potevano risparmiare, come ad esempio, Fazio che dice la cultura è bella o banalità del genere. C'erano, in effetti, molti richiami all'emotività, e sarà perché in Italia c'è un eccesso di giocare col fattore emotivo che io, sinceramente, ho le palle piene di questo tipo di leva popolare.

I lettori del fatto

Tuttavia, la cosa più curiosa è stata la reazione della gente, dei suoi lettori. Tra i commenti sul post di Travaglio, (sono più di 1300) troviamo un po' di luoghi comuni. Spicca chi:
- Minaccia di smettere di leggere il Fatto Quotidiano (Travaglio mi hai deluso).
- Gli dice sei il solito criticone e non fai nulla.
- Invita a Travaglio a non fare queste critiche perché sono tutti sulla stessa barca.

Alle persone che commentano a Travaglio dicendo che non deve fare quelle critiche perché Saviano e lui hanno un nemico comune: Questo è un comportamento che personalmente mi sta sul cazzo, è analogo a chiedere agli altri di fare buon viso a cattivo gioco. Le critiche di Travaglio sono fatte con onestà intellettuale. E l'onesta intellettuale è qualcosa che sorpassa il calcolo delle conseguenze. Cosa cazzo vuol dire non infierire ulteriormente che già siamo in pochi??

Alla fine, succede ovunque, sia a destra che a sinistra (sia se critichi Ubuntu anche se sei dalla parte del Free Software) se scrivi qualcosa controcorrente - e sei sulla stessa barca - la gente si arrabbia. I lettori del Fatto si sono arrabbiati perché non si aspettavano una critica che provenisse da Travaglio. Una cosa che ti spiazza, che ti mette in crisi. Ma le crisi non sono necessariamente male. Anzi.

La mia analisi - da due soldi - antropologica (arriviamo a noi)

Curioso vero? come la maggior parte delle persone, se messe in crisi, non ringrazino ma si incazzino. Come se nelle persone scattasse una leva emotiva che ti fa reagire a qualunque attacco che vada contro al partito presso. Anche se la critica logicamente è condivisibile.

E allora ti chiedi, ma la gente - fattore imprescindibile per una rivoluzione - viene mossa dalla ragione o dall'emotività? Sembra che sia più il fattore emotivo a smuovere l'umanità anziché le idee. E questa è una cosa molto triste. Già Marx si rese conto che la massa fosse, per antonomasia, instabile.

Per fare un'esempio sull'informatica e il Free Software, quante volte avrò letto: "non scanniamoci tra poveriil problema con linux sono gli utenti come te che si scannano a vicenda", "tu sei il solito che critica e sta con le mani in mano" [arriva la più bella] "Shuttleworh ce la mette tutta e sgancia i soldi, tu dovresti stare zitto".

Stronzate insomma. Perché non si tratta di scannarci tra poveri, non ci rubiamo a vicenda. Non c'è scritto da nessuna parte che se critichi devi proporre una soluzione. La critica è tale e basta, prendere o lasciare. E sopratutto il mondo Opensouce - o meglio Internet - dà voce a cazzoni spara-sentenze come me, quindi chiedermi di stare zitto perché non ho soldi o sto con le mani in mano fa veramente ridere, sopratutto se la mia critica è un minimo costruttiva.

Come è andata a finire

Travaglio, dopo l'incredibile quantità di commenti, ha risposto con un'altro post (Caro Roberto, cari lettori) in cui, non lo dice, ma lecca un po' i calzini ai lettori, ribadendo, però, le stesse critiche mosse e spiegando perché l'ha fatto. Gli do ragione anche questa volta e capisco i motivi per cui lui è un giornalista di successo: io, fossi stato lui, avrei risposto con un "andate a cagare" e senza problemi né successo sarei tornato a scrivere nella mia tana. Che cazzone... :)


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