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iCannibal

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Capisco che Sabina Began annusi le ascelle di Berlusconi, e la capisco quando afferma di voler fare un figlio con l'ex premier. Per carità, chi non si è mai umiliato in un momento del bisogno? Andiamo. Magari se sei pure dipendente di qualche droga pesante e ne hai bisogno subito, faresti qualunque cosa.

Ad esempio, ieri sera con un amico siamo andati ad un pub della zona, un pub dove - ahimè - la maggioranza dei clienti è gente che ce l'ha coi comunisti, vestita con giubbotti di pelle nera, moto d'epoca e rimasta ad una concezione retrograda che associa la musica ad un unico genere musicale: il rockabilly. Niente contro la musica rockabilly eh, peccato per i fanatici del genere che si vestono come se fossero ancora negli anni 60, lacca ai capelli pure, roba che non appena li vedi ti chiedi "ma son scemi?". E sia chiaro, noi ci andiamo in questi pub per puro sfizio antropologico.

Insomma, ad un certo punto il mio amico va in bagno e trova la porta chiusa. Tempo due secondi e la porta si spalanca, esce un tizio che lo prende in disparte. Il tizio, sudato in fronte, disperato, gli chiede una scheda. Sì una scheda, non hai una scheda? ma ziobo' come, come fai ad nonavereunascheda. Parlava tuttoattaccato. "Dai dammi una scheda e ti offro una botta".

Ovviamente il mio amico tirò fuori la scheda. Ma questo non è un post sul mio amico, e non è un post su Sabina Began. Qui si parla d'altro. Qui si parla della Droga Cannibale.

Sì, perché negli ultimi tempi, La Repubblica offre il meglio di sé senza un Berlusconi premier, e quindi introduce notizie che io non mi sarei mai sognato prima, come "La droga cannibale". A quanto pare, la suddetta droga è una sostanza che provoca una fame chimica senza precedenti. Cito l'articolo:
«Si chiama la "droga del cannibale": cancella il freni inibitori e spinge chi l'assume a "mangiare" la vittima. Ieri a Genova, una ragazza è stata aggredita dal suo ex che, a morsi, le ha staccato un labbro. "Aveva appena fumato della polvere bianca"...»

Ora, io ad esempio capirei se dopo una botta di cocaina uno abbia voglia si scopare la gente.  Per carità, è comprensibile. Gli istinti animaleschi ci portano a voler scopare il prossimo, specie se la persona è attraente. Ma cannibalismo? Mangiargli la faccia, mangiare il prossimo. Che siamo azionisti della Apple? 

No perché magari gli azionisti della Apple, sai com'è, se vedono uno di quei pezzi grossi della Samsung li staccano un braccio a morsi. Vedete, nel capitalismo selvaggio la fame chimica diventa antropofagica, e ultimamente la Apple sta perdendo parecchi colpi contro Samsung in tribunale.

A quanto pare secondo un giudice - che sicuramente ha un Galaxy SIII regalato - Apple dovrà chiedere scusa a Samsung e dovrà dire al mondo che l'azienda coreana non le ha copiato il design dell'iPad. (tralascio il fatto che il mio falegname di fiduccia ha già esposto denuncia perché anche lui è convinto che Apple, per fare l'iPad, si sia basata sul design dei suoi taglieri)

Certo, la sentenza a Apple le sta anche bene, ma ciononostante è probabile che i fanboys della mela si siano già sfogati su Twitter, immagino cose come: "Giudice demmerda, te rode eh, te rode che ormai te se magnato tutto er fegato e dovevi faccelo magna a noi stronzo"; "al prossimo apple store facciamo un flash-mob contro sto giudice"; "Aveva ragione Steve Aveva! Io a quel giudice gli mangio la faccia!".

Ecco, è qui che si vede l'insegnamento di Steve Jobs. È qui che dovremo chiederci, farci una domanda interessante. E se Steve fosse stato un cannibale?

Pensateci. Più di una volta ha lasciato parecchi segni e messaggi - neanche tanto nascosti - per indicare la retta via di Apple, per indicare la via del successo capitalista abbinato ad un design da paura: mangiare il prossimo

Intanto, ora che state leggendo queste righe, credo che la frase "Stay Hungry" abbia già acquisito un significato letterale, e non è un caso. 

Lo stesso Walter Isaacson (colui che scrisse la biografia) dichiarò:
«Una delle regole di business di Jobs riguardava il non dover aver paura di cannibalizzare se stessi. "Se non cannibalizzi te stesso, qualcun altro lo farà al tuo posto", diceva. Quindi persino un iPhone dovrebbe cannibalizzare le vendite di un iPod...»

E un ex impiegato della Apple, che preferisce restare anonimo, mi scrisse la settimana scorsa:
«Coniglio, più di una volta Steve mi suggerì di cannibalizzare me stesso. Andava sempre in giro a dire "cannibalizza te stesso, cannibalizza il tuo cane prima che lo faccia qualcun altro." Si aggirava con un bastone per l'ufficio e usava l'iPad per tagliare pezzettini di carne, oppure ti chiedeva una scheda. Un giorno aggredì un mio amico, a morsi, voleva staccargli un labbro. E aveva appena fumato della polvere bianca.»

Alla luce di queste dichiarazioni, mi chiedo, gentili lettori, esiste una droga più potente di Apple? Esiste una droga cannibale che ci spinge a mangiare l'altrui prossimo? O è forse un'altra delle innovazioni che il mondo dovrà ancora vedere, opera dell'azienda della Mela, a cui Repubblica fa sempre tanta bella pubblicità?

Qualunque sia la risposta, provate ad immaginare soltanto per un secondo, cosa sarebbe successo se Sabina Began avesse fumato la droga cannibale. 

“Le sue ascelle sapevano di cupcake al mirtillo”


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