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Fabrizio Corona usa Linux (ed ha un suo prezzo)

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Il fatto che molte persone ringrazino Canonical per qualunque stronzata che succede a favore del mondo Gnu/linux la dice lunga sulla società in cui viviamo. Certo, ognuno può pensarla come vuole, ma io voglio spiegarvi perché - personalmente - mi sta tremendamente sul cazzo che a Canonical (e non solo) vengano attribuiti i meriti che non ha mai avuto.*

Non è una  questione di invidia, né di giustizia personale. È che semplicemente in tutto ciò vedo un sintomo che va oltre il mondo Gnu/Linux e oltre l'ambiente informatico. Così come lo faccio notare in altri ambiti, essendo di mio interesse il FOSS, lo faccio notare anche qui.

Prendiamo ad esempio il caso di Valve - Major di Videogiochi a cui non smetterò mai di ringraziare per quel capolavoro di fantascienza chiamato Half Life (1 e 2) -,  l'azienda ha dichiarato che sta lavorando a Steam per Linux, un porting tanto atteso grazie a cui ci saranno giochi a pagamento su linux. Ora Valve esegue qualche test e sostiene che certi giochi girano meglio su Linux che su Windows. Il tutto è dovuto ai driver, al kernel, a OpenGL, e alla cooperazione che Valve ha fatto con Intel, AMD e Nvidia.

Domanda: c'entra qualcosa Canonical, Ubuntu? No. Ai fatti La Casa del Parroco non c'entra un cazzo, non ha fatto accordi con Valve, non ha migliorato i driver video perché a livello di codice non contribuisce, non ha contribuito al kernel né a OpenGl.

Eppure, girando su social e blog leggo che è "grazie agli sforzi di Canonical se Valve ha notato Linux", e che bisogna ringraziare Gesuttleworth perché senza di lui, oddio, noi poveri cristi non avremo avuto Steam.



Esatto Arnold, what the fuck.

Il fatto è che la società attuale si vige in base al dogma secondo cui se non appari non sei nessuno. Ed il ragionamento che ha per base il suddetto dogma dice che se Valve ha notato Linux è tutto grazie al suo apparire (apparenza è legata alla quantità degli utenti che ne fanno uso), e il suo apparire lo dobbiamo a Canonical e Ubuntu che hanno reso "la distro umana", la quale è utilizzata da un sacco di persone.

Puttanate gentlemen, puttanate.

Intanto perché rifiuto in pieno quel valore (più che un dogma è un valore). Trovo quel valore dannoso, e inizio ad essere persino molto incazzoso verso Andy Warhol e i suoi 15 minuti di celebrità, che sebbene in passato stimavo ultimamente lo sto rivalutando completamente.

Ma badate bene, è qui il fulcro del discorso, che questo valore è alla base di tutti coloro che difendono Canonical a spada tratta. E l'argomentazione si evolve all'ora di tirare le somme. Ovvero: "Quel che fa Canonical costa soldi" quindi porcate come Ubuntu One (sofware closed) e altro sono giustificate, "visto che in qualche modo deve campare," fare apparire GNU/Linux ha un costo.

Poiché apparire genera risvolti materiali. Diventa un valore non solo morale, ma economico. Apparire costa, e genera a sua volta profitto, più profitto genera più diventa costoso. Un circolo vizioso. Diventa redditizio, al punto tale che Fabrizio Corona guadagna un puttanaio di soldi per andare a dire due cazzate in discoteca. E lo diventa perché lui si fa pagare tanto per apparire, e quindi il gestore sborsa tanto per farlo apparire, e tu paghi tanto per vederlo apparire davanti a te. La sostanza finisce però nel water di casa perché è tutto pura merda.

L'apparire è legato alla quantità, all'idea di successo "di massa". Non a caso la società dell'apparire appartiene - secondo Erich Fromm - ad una visione materialistica del mondo. E suonerà pure banale ma non è l'apparire che ti rende migliore, non è la quantità di utenti il parametro di misura per dire che un sistema è di "qualità", così come non è la quantità di elettori che definiscono un governo migliore da un altro. Basti pensare al sistema più utilizzato al mondo, Windows, o al governo della maggioranza in Italia, il PDL.

Quel che voglio dirvi è che una volta usciti da quella visione materialistica, uno inizia a sopessare le cose al di fuori di quel valore, e si inizia a sviluppare gradi di importanza diversi. In questo modo Canonical diventa ai miei occhi un'azienda che fa solo i suoi comodi, sfruttando una comunità di volontari per migliorare solo il "suo" sistema, traendo profitto basato sulla sola immagine. Allo stesso modo in cui Fabrizio Corona diventa una sanguisuga della società, un nessuno.

Rifiutando il valore dell'apparenza, trovo che se non ci fosse stata Canonical, Gnu/Linux avrebbe avuto una crescita pressapoco uguale grazie a Suse, Fedora, Mandriva e tante altre distro. In sostanza, Ubuntu non è fondamentale - non è alle fondamenta - dell'utilizzo di Linux a livello desktop. Non lo è perché il suo ruolo l'avrebbe ricoperto un'altro, forse con diverse modalità di business, magari migliori, magari peggiori. Chissà. Ma per favore smettetela di rompere il cazzo dicendo che bisogna ringraziare Canonical se Steam arriva su Linux.

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E chiariamo ancora una volta - perché dati gli ultimi commenti a certa gente non entra in testa - che questo è un blog personale, non è una testata giornalistica, qui non si fa "disinformazione" perché in partenza questo non è un sito di "informazione". Qui, se mai, si va oltre l'informazione. Prendiamo i fatti e li commentiamo.  Lo dico chiaramente perché vedo già arrivare il solito stronzo a dire che faccio disinformazione di qua e di là.


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