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Finalmente! Ubuntu Will Always Be In Vendita

Signori e signore, inutile girarci intorno. Il concetto lo sosteneva anni e anni fa anche Harold Lasswell, non c'è propaganda senza l'utilizzo di simboli. Ed i simboli, si sa, veicolano messaggi immediati, che hanno a che fare con il mondo concreto. La vostra maglia di calcio non fa altro che simboleggiare la squadra che voi tifate. Tutto ciò è ben risaputo dal Reverendo Shuttleworth e il loro team di testimoni di Ubuntu.

Ubuntu-cover-12.10
Oggi voglio complimentarmi con Canonical per il loro studio di design, evidentemente mirato ad un rispecchiamento della loro distro in piena sintonia con le loro scelte. Davvero, mi sto seriamente complimentando con La Casa del Parroco perché trovo che la copertina della loro ultima versione di Ubuntu racchiuda in se stessa tutto quanto si possa dire sull'argomento. Analizziamola insieme.

Potete cliccarci per ingrandirla. Bella, eh? Quanta arte, quanta veritas, direbbe Andrea Diprè. Incominciamo per parlare delle spigolature che fanno da contorno al numero. Cosa sono le spigolature se non altro che il segno di un confronto? Un confronto forse intellettuale o fisico?

Mi viene in mente la loro nuova e meravigliosa idea di includere la ricerca di Amazon a livello desktop. Certo, per gli ottusi difensori della privacy nell'Unione Europea sarebbe illegale. Gli ottusi estremisti vogliono che La Distro del Parroco domandi il permesso e ci informi prima di fare certe modifiche che invierebbero il nostro IP a terzi, ma non hanno capito, quegli estremisti, che Ubuntu non è mica quel software libero che piace tanto a quelle zecche di achers? L'incredibile Renato Polverini una volta disse "Ubuntu non è 'na democrazia, dovete farvene una cazzo di ragione".

Ma continuiamo con l'analisi, Il fulcro di tutto arriva adesso. Vedete il simbolo all'interno? Non è altro che un verme solitario. Il verme solitario sta a simboleggiare la purga immediata. Lo spurgo sarà il vostro. In sostanza, Canonical ci sta dicendo che questa versione è un verme solitario e che vi farà cagare, non senza prima scuotervi l'intestino.

Ieri, Jono Bacon mi ha fatto cagare scuotendomi l'intestino. Ieri, Jono Bacon ha scritto un post da cui io interpreto che, d'ora in poi, Ubuntu è in vendita.

Avete presente ciò che fecero i Radiohead col loro penultimo disco, In Rainbows? È stata una bellissima e coraggiosa iniziativa. Hanno caricato il disco sul loro sito, e ci facevano scegliere il prezzo per acquistarlo. Si poteva mettere 0 euro, e lo si scaricava gratis (il che però non comporta che il disco fosse "gratis", no, il disco era in vendita a prezzo "morale").

Il prezzo è "morale" perché, nel caso dei Radiohead, a mettere 0 euro per scaricare In Rainbows io mi sentivo un pezzente, e siccome apprezzo e sopporto il gruppo, ho messo la mia personale cifra e ho comprato il disco. Questa spinta "affettiva" è uno stratagemma utilizzato ultimamente per certi tipi di vendite e trovo che possa rientrare in quel fattore che ultimamente molti teorizzano come "capitalismo etico". (Nexusmoves ne scrive al riguardo in un post su Grillo e le loro promozioni).*

Il progetto Humble Indie Bundle usa lo stesso sistema, ma ancora meglio. Ci vende i giochi facendoci scegliere però, non solo quanto pagare, ma anche dove indirizzare quei soldi. Quante percentuali agli sviluppatori, quante ai promotori, e così via. Quindi nello stesso momento di farci pagare ci permettono di partecipare a un sondaggio e ci danno voce in capitolo.

I Radiohead e Humble Indie Budle ci offrono un prodotto, ce lo vendono in modi nuovi. Ma quindi come devo interpretare la mossa di Canonical?

Io trovo che ieri, Jono Bacon ci abbia spiegato che Canonical ha trovato il modo di raggirare la loro bella promessa del "ubuntu will always be free". E la chiave di lettura che mi permette di dire ciò si trova in un dettaglio molto semplice: d'ora in poi, ogni volta che uno vorrà scaricare Ubuntu, comparirà una schermata di offerta simile a quella di Humble Indie Bundle, in cui potrete scegliere quanto pagare e dove investire quei soldi (addirittura due dollari sono impostati da default in ogni casella). 


Saltarla significa offrire 0 dollari, scaricarla senza partecipare al "sondaggio a pagamento", ma la schermata vi comparirà davanti indefettibilmente. È un ostacolo necessario per scaricare Ubuntu, e quindi mette in "vendita" Ubuntu.

EDIT 12/10/12:
Dal tono dei commenti capisco che non sono stato chiaro su un punto. Io non sono contrario alle donazioni volontarie. A dirla tutta non sono neppure contrario a fare pagare una distro, vedi il caso openSuse e Suse. Quello che sto dicendo è:
A) Questa non è una donazione volontaria. Lo sarebbe se ci fosse una pagina apposta con la scritta "donazioni", in cui l'utente va di sua spontanea volontà. Qui, la schermata compare quando a uno serve una ISO, per me è più una cassetta delle offerte. E ripeto, il metodo fa leva su un prezzo "morale". A prova di ciò vi faccio vedere cosa succede se impostate il prezzo a zero:

Come fa notare R7 nei commenti, parrebbe la faccia di Mark incazzato.  Ma non ditemi che non gioca sul piano della "colpa" personale.
B) Se allora condividete il punto A possiamo affermare che Ubuntu ora ha un prezzo, e quindi è sottoposto ad una forma di vendita. Ma visto che Canonical ha sempre detto "Ubuntu will always be free", non faccio altro che farvi notare l'ennesima premessa infranta da loro. Fatta eccezione per chi crede ancora che quel "free" stesse per libero.
C) Nel caso in cui non vi freghi e lo vediate come una donazione, allora sorgono altri aspetti interessanti. Come mai non c'è una donazione a Debian? Cosa significherebbe "Better Coordination With Debian and Upstreams"? E infine: Vi siete fatti la domanda su chi gestirà questi soldi? Avrei capito l'avesse fatto una "Ubuntu Foundation" scollegata da Canonical, ma sappiamo che quest'ultima tiene la fondazione congelata.

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EDIT 11/10/12Milozzy e Diego Pi mi segnalano un post abbastanza significativo. Dove uno sviluppatore e sostenitore di Ubuntu, e quindi più credibile di me, ci dice che ha chiuso con la distro, facendo una critica - che io non avevo notato - sul fatto che tra le opzioni non c'è nessuna possibilità di donazione a Debian. La quale costituisce più del 70% di Ubuntu. A farci caso la critica è azzeccatissima, mentre il progetto Humble Indie Bundle offre di dedicare parte dei soldi a terzi, come la Electronic Frontier Foundation, Canonical propone di offrire quei soldi solo verso la sua distro.

 PS: Si ringrazia Gianluca Sforna per lo scambio di pareri, ma sopratutto per le segnalazioni che mi fanno perdere tempo a scriverci ste cagate. No ma grazie Gianluca, grazie tante eh... :)


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