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#MIA14 Se un premio vale l'altro

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L'anno scorso ho fatto un salto al il Macchianera Awards, quello che oggi si chiama La Festa della Rete. La prima cosa che mi colpì è stato l'incredibile numero di gadgets e pubblicità con cui ti riempiono ovunque vai, ti regalano una borsa piena di quadernetti targati, penne e tanto altro merchandising di quello che ti offrono le aziende affinché tu porti il marchio con te. Mi è venuto in mente un po' il Meeting di Rimini, dove lo sponsor lo trovi nelle magliette dei volontari, sulle braccia e sulla schiena.

[EDIT (una settimana dopo): Anche quest'anno ho fatto un salto ai MIA ed è nato questo post: Sono stato alla #festadellarete e non c'era un cane]

Eccola ce l'ho ancora, ci tengo la droga.
Voglio premettere che probabilmente ritornerò anche quest'anno, perché non mi costa nulla fare due passi e perché è un piacere incontrare alcune persone che conosco e berci una birra insieme.

Ora, so bene che senza gli sponsor un evento del genere non lo organizzi, e so bene che ciò che sto per scrivere potrebbe non essere condiviso dalle stesse persone che conosco e sono candidate a vincere uno dei premi. Ma pazienza, la birra ce la prenderemo lo stesso, spero.

Trovo che come manifestazione abbia molto potenziale, ma vedo come di anno in anno peggiori, partendo dalla premiazione. Anzi mi pare sia diventata una premiazione tossica. Ed ho anche visto rispondere alle critiche in modo leggero alludendo al fatto che è una manifestazione giocosa e poco seria. Ma questo reggeva quando la facevano a Riva del Garda, dove c'era meno inquinamento da sponsor nell'aria (forse), e per quanto voglia restare giocosa e poco seria acquisirà sempre più popolarità visto che il suo successo va di pari passo all'affermarsi del web in Italia (e l'Italia ha ancora un potenziale bacino di utenti da scoprire).


Il problema strutturale

Dunque, le nomination le trovate al seguente link . decidete voi se guardarle prima o dopo aver letto quello che penso.

Ogni anno trovo sempre più incongruenze, e per incongruenze intendo il fatto che svariate candidature non soddisfano i requisiti della categoria. Sappiamo tutti che la rete vota, ma se mille persone candidano la fragola al premio "miglior cioccolato", e poi vince la fragola allora c'è qualcosa che non va. Sei tu che ad un certo punto devi decidere che "la fragola" non appartiene alla categoria del cioccolato.

Infatti trovo che il problema strutturale di questa premiazione non stia alla base, ma si trovi al vertice, in chi gestisce le nomination. Per fare una cosa decente dovrebbero decidere, di volta in volta, se i candidati soddisfano i requisiti per entrare in quella categoria, ma chi ce l'ha il tempo? chi te lo fa fare? Alla fine gli sponsor li hai trovati quindi il più è fatto. Anzi quella con gli sponsor diventa una simbiosi abbastanza irritante.

Insomma mi ricorda la Notte Bianca. Avete presente quelle feste in città dopo che l'estate è finita dove l'unico scopo è portare gente che incontra altra gente e i negozi sono contenti perché possono restare aperti fino a tardi con tutta quella gente per strada? Ecco.

E così troverete siti come Bagni Proielator candidati a "miglior sito letterario" [WTF] e non sotto la categoria satira. Oppure Beppe Grillo, che è il sito propagandistico di partito, sotto la categoria "miglior sito politico opinione politica", Grillo è tutto fuorché opinione, è solo propaganda. Non c'è controllo, gli utenti votano in modo disparato e non ha importanza dove finisce quella candidatura, l'importante è che sempre più gente voti e sempre più gente venga.

Ed è un peccato perché come idea la manifestazione aveva (ed ha) ragioni valide per esserci, mi sembra però che venga sprecata di anno in anno al soldo dei "brand". Basta vedere come questi entrano nella stessa dinamica.

Dinamica lasciata al caso

  1. Macchianera annuncia le categorie (solo i titoli dei premi) e per 2 mesi chiunque può proporre dei candidati a quei premi.
  2. I blog spesso auto-promuovono le proprie candidature (in pratica dicono alla propria audience: hey ci sono i Macchianera, andate a votare qui e scrivete il nostro nome per miglior sito che si autopromuove )
  3. Una volta finito il periodo di votazione, gli organizzatore raccolgono la mole di voti e in base a questi annunciano quali sono i candidati a vincere il premio.
  4. Partono quindi le votazioni vere e proprie. Tempo una settimana si annunciano i vincitori.
Non mi sembra un metodo del tutto sbagliato, il problema è il discriminante utilizzato per gestirlo.

Accennavo prima alla simbiosi tra sponsor premiazioni. Se ci fate caso è da qualche anno (circa 2010) che dall'entrata in scena dei "brand" tra gli sponsor si sfrutta l'occasione per mettere in piedi quello che io chiamo premi fantoccio: una scusa perché i candidati possano acquisire visibilità.

Ad esempio volete farmi credere che le categorie Miglior WebAgency italiana , Miglior campagna ADV online e Miglior Brand online siano molto votate? Queste categorie sono una mera scusa per dare visibilità ai suoi candidati. Non a caso dopo aver premiato Hagakure come miglior WebAgency italiana , Gianluca Neri ringrazio l'agenzia davanti al pubblico e dichiarò che " loro e anche altre agenzie qui alla blogfest hanno portato gli sponsor che grazie a dio finanziano e permettono questa festa venga realizzata ".

Come quei festival musicali di paese che organizzi per suonare col tuo gruppo, e far suonare i gruppi dei tuoi amici. Anche se il paragone non è proprio così sta di fatto che non c'è una categoria come "miglior sito sportivo" ma c'è "miglior WebAgency italiana" o "miglior selfie", che mi sembra una puttanata assurda.

Ma non sono in malafede davvero, e quindi penso che Hagakure abbia vinto meritatamente, con voti autentici, il problema non è tanto il vincitore bensì che tu decida di istituire quel premio e quella categoria: siccome ci sono agenzie che ti permettono di ottenere sponsor crei una categoria apposta per darle un premio? Tanto una volta creata la categoria la gente vota per avere i candidati, così le diverse agenzie si auto-pubblicizzano, e ti portano voti.

A ben vedere è qui che si trova il "potere" effettivo degli organizzatori: la scelta delle categorie. Poi il resto viene da sé.

Se io decido che bisogna votare per la Trasmissione TV più social , perché voglio dare un premio alle trasmissioni tv, senza neanche spiegare cosa intendo per "più social", le persone voteranno a random e le candidature che ne usciranno saranno sempre a random.

Ma poco male sai: se vince Le Iene, io in quanto organizzatore avrò la scusa di portargli il premio (l'anno scorso gliel'hanno portato al Papa). Se invece vince Unti e Bisunti i ragazzi di DMax saranno contenti e faranno da sponsor ancora (l'hanno fatto nel 2013). Non importa che nessuna delle due trasmissioni soddisfino i requisiti, perché in fondo i requisiti non ci sono, non vengono specificati. Viene messo un titolo del premio e basta.


Cosa significa "Trasmissione Tv più social"? Il solo fatto che faccia passare dei tweet sullo schermo rende la trasmissione "social"? Una delle critiche più grosse che gli addetti ai lavori rivolgono alle trasmissioni TV consiste nel fatto che in Italia i programmi si ostinano a chiamare "trasmedialità" il solo fatto di far scorrere i tweet sullo schermo, pretendendo così di avere una parvenza di novità. Invece per i MIA14 questa cosa è da premiare.

Ed è qui l'altro problema: i requisiti non ci sono. Quindi in pratica se molte persone decidono che questo è un blog musicale, mi votano al primo girone come blog musicale e finisco candidato come blog musicale.

Insomma, stando così le cose, un premio vale l'altro.

Per non parlare di quei "premi" che in fondo fanno passare per positivo un messaggio del tutto negativo per il web, come ad esempio "Miglior Cattivo". Basti vedere il comportamento tossico di personaggi come Guia Soncini, possibile candidata al suddetto premio e che, assieme a Christian Rocca, pochi giorni fa ci ha dimostrato fin dove può spingersi l'assenza di scrupoli e la mancanza di tatto: ripetendo reiteratamente al figlio di Enzo Baldoni, giornalista ucciso in Iraq, che lui usa la morte di suo padre come espediente retorico. Lo fa, tra l'altro, il giorno dell'anniversario di morte di suo padre. Come se non bastasse, questo episodio, che si aggiunge a uno dei più vergognosi della sfera Twitter in Italia, indovinate: sì, è candidato ad un altro simpatico premio chiamato Migliore Polemica Online. E mi chiedo sinceramente come sia arrivata la candidatura visto che è successo pochi giorni fa e le votazioni hanno chiuso da altrettanto tempo. Ma non importa, l'importante è che si celebrino anche questi troll come Soncini, perché anche lei ha un bel seguito. Ah votatela, mi raccomando.


qualche incongruenza

Queste le incongruenze più grandi che ho trovato quest'anno, ma se ne avete trovate altre lasciatele pure nei commenti:
  • Il blog La Z di Zoro , che non si aggiorna da un anno, esattamente Agosto 2013, è candidato a miglior sito politico di opinione. Ha vinto l'anno scorso, quindi si vede che qualcuno (svariate persone) hanno votato ancora sulla fiducia, e nessuno ha controllato prima di metterlo tra i candidati. Votatelo. Seriamente, sarebbe significativo che vincesse.
  • Qualunque cosa possa significare miglior personaggio i nominati sono tutti famosi o vip tranne uno: Rudy Bandiera (famoso per aver avviato la campagna #unamacchinaperrudy, conclusasi con il regalo inaspettato di Smart Italia, che gli offre spontaneamente una macchina per un anno; una marchetta ai danni dei lettori insomma). Paradossalmente se vincesse tale Rudy Bandiera sarebbe sempre meglio del vincitore dell'anno scorso (candidato anche quest'anno): Papa Francesco. In parole povere conferisci il premio di "miglior personaggio" ad una autorità religiosa nonché sovrano assoluto della città del Vaticano. Alla faccia del populismo catto-democratico. Capisco che la gente lo voti, ma allora la responsabilità è di chi lo fa entrare tra le nomination. Se tieni un attimo a dare alla tua manifestazione un tono serio ci pensi prima di metterlo tra i candidati. Evidentemente non ci tieni perché vuoi dargli solo un tono populistico. Insomma Papa Francesco che vince un premio alla blogfest è stato un momento che ha fatto concorrenza al meeting del CL. 
  • l'intera categoria miglior rivelazione mette in luce il fatto che chi vota abbia una concezione diversa di rivelazione a seconda delle volte, ci sono blog che hanno qualche anno e c'è uno ripetuto ( In coma è meglio esiste dal 2010 ed è gestito da Smeriglia , che a sua volta ha il canale youtube nominato per la stessa categoria). Aggiungo una cosa: adoro la nuova serie Preti di Smeriglia e spero che vinca perché il suo canale youtube è effettivamente una rivelazione, ma il suo blog non lo è, e in fondo chiamare rivelazione un blog che esiste da 4 anni è anche una mancanza di rispetto per l'autore. Ancora: coloro che ricevono i voti potrebbero controllare che i nominati soddisfino i requisiti delle categorie? Ah già prima dovrebbero stabilire dei requisiti.
  • Miglior Community, cosa si intende per "community"? Ci sono siti che una comunità di utenti non ce l'hanno, o meglio quello che hanno somiglia più ad una redazione chiusa. Ad esempio Lercio non ha una comunità o un forum dove poter scriversi, ha un approccio diametralmente opposto a Spinoza, e non dico sia sbagliato, ma chiarire meglio il concetto di community, proprio in una festa che ha la pretesa di essere de "la rete" è il minimo. 

EDIT: aggiungo questa postilla per le critiche che sono arrivate in seguito a questo e al successivo post. Quando dico che una manifestazione del genere aveva ed ha ragioni di esistere sottintendo il fatto che raduni del genere esistono ed esisteranno sempre, ed è un bene che sia così perché incontrare le persone con cui ci si conosce online ha un valore in più che il "virtuale" non riuscirà mai a dare. I Macchianera per anni hanno svolto un ruolo "importante" per chi aveva un blog, perché permettevano di scoprire siti, blog e post nuovi, permettevano insomma di fare "rete" al di fuori del virtuale. Questo ruolo i MIA non ce l'hanno più. Ciò che si vuole mettere in luce è come la loro crescita coincida con la loro degenerazione a livello pubblicitario. Premiazione che una volta coinvolgeva solo premi inerenti alla rete ora è bella infarcita di brand e pubblicità in modo eccessivo.



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